Si sente parlare sempre più spesso di psicomotricità, soprattutto per chi ha figli in età pre-scolare.
Mi sono reso conto, osservando i miei bimbi e i loro amici, che l’uso dei dispositivi digitali già in tenera età sta allontanando i bambini dall’esperienza corporea, che va invece recuperata, perché essa è fondamentale per il loro sviluppo psico-motorio.
Che cosa è la psicomotricità?
Quando si parla di psicomotricità si intende l’insieme di pratiche che aiutano i processi di sviluppo del bambino attraverso l’uso del movimento e del gioco. Nello specifico si parla di “globalità del bambino” visto sia come corpo che come mente questi due elementi sono dipendenti l’uno dall’altro, perchè si intersecano e sono legati.
Ogni bambino ha una sua naturale predisposizione ad agire e a giocare.
Lo psicomotricista costruisce un itinerario di maturazione per aiutare il bambino a rielaborare progressivamente le proprie emozioni e a maturare, a livello cognitivo e corporeo.
Lo fa attraverso il gioco, inteso non come pratica fine a se stessa, ma come uno spazio fisico e mentale del bambino che, giocando, entra in contatto con le sue emozioni, le sue esperienze, i suoi desideri, le sue problematiche e i suoi limiti.
La psicomotricità osserva come si organizzano i bambini per giocare. Lascia loro lo spazio per dare libero sfogo alle esigenze di movimento e corporeità. Il gioco permette di sviluppare abilità motorie, cognitive e sociali ed è una espressione importante della vita affettiva del piccolo. Durante la seduta psicomotoria il bambino può compiere esperienze di gioco, da solo o in piccoli gruppi, senza fretta e senza costrizioni, utilizzando il materiale presente nella sala.
Cosa avviene durante le lezioni?
I percorsi psicomotori vengono proposti in spazi appositamente attrezzati per l’esperienza sensomotoria e simbolica: con cuscinoni, materassi, materiali per travestimenti, Gli spazi sono caratterizzati anche da un’area dedicata all’espressione creativa, attrezzati per disegnare, fare costruzioni e manipolazioni. Riuscire ad avere un equilibrio tra mente e corpo migliora le capacità di concentrazione e rende i bimbi più timidi più sicuri di loro stessi e i bambini più agitati più consapevoli e tranquilli.
Lo spazio
La sala di psicomotricità può essere una palestra o una semplice stanza. Di solito è colorata – come piace ai bambini – e ricca di oggetti.
Ci sono cuscini colorati di varie forme e grandezze, materassi capienti e morbidi, cerchi di differenti misure, maxi-palloni, palline di spugna o plastica, spalliere o plance ideali per sperimentare salti ed evoluzioni. E poi bastoni, forme in legno per costruire, un grande specchio dove incontrare la propria immagine e quella degli altri partecipanti, carta, pennarelli, matite, plastilina, argilla.
La psicomotricità da WePlayLab Fun Care & Music
E’ un corso pensato per i bambini dai 3 ai 5 anni. Attraverso il gioco potranno esplorare il corpo e saranno guidati e stimolati con oggetti, percorsi e musica al fine di sviluppare competenze propriocettive per arrivare a muoversi nello spazio in maniera armonica ed efficace. Di conseguenza queste competenze favoriranno nel bambino una maturazione motorio – cognitiva e affettivo – relazionale.
Jean Le Boulch, padre fondatore della Psicomotricità Funzionale, considera il movimento “Uno strumento fondamentale di educazione”. Intorno ad esso si forma l’unità della persona, corporea e mentale”.
La nostra insegnante Carolina Brasioli è una psicomotricista funzionale e vi aspetta ogni Martedì alle 16,45.
Chiamateci per fissare una prova!